Dalla mente del Drummer dei fantastici Volvod,Michael Langevin nasce questo progetto-tributo al
kraut-rock.
Quello pero', più vicino alla psichedelia fine anni 60.
C'è un ampio uso degli strumenti dell'epoca come l'organo hammond il magico moog il sax che con le chitarre formano un sound da viaggio allucinato.In brani come yawa o Kosmos si intravedono gli spettri di Captain Beefheart e altri santoni freak.
In Indu kush il sitar fa da padrone offrendoci un viaggio raga di prima classe.
La Band esprime freschezza e divertimento cimentandosi anche in cose piu elettroniche (alla Can,Tangerine Dream),vedi Septical o Mother Ship o funk pesante come in Amerique innavouable.
Eccellente la cover de gong (much to Holder) un brillante esordio.
Pasquale Lacasella
mercoledì 14 novembre 2007
Kosmos "Sit" (The end records)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento